Il capriolo nel Parco Fluviale Novella
Questo simpatico mammifero, appartenente alla famiglia dei cervidi, è presente in tutto il Trentino e se sarete fortunati lo potrete incontrare durante il percorso tra i meleti che porta alla forra del Parco Fluviale Novella. È un animale timido e solitario, non stupitevi quindi se scapperà alla vostra vista. Durante il giorno si ripara all’interno del bosco mentre al crepuscolo e al mattino presto esce a brucare l’erba tra i meleti.
Descrizione
Il capriolo è il più piccolo cervide europeo e presenta la tipica struttura dell’animale ben adattato al salto dove le zampe posteriori sono più lunghe e robuste di quelle anteriori. Il mantello cambia colore a seconda della stagione, in estate è bruno rossiccio, mentre in inverno grigio-bruno.
Durante la calda stagione distinguere il maschio dalla femmina è semplice, la differenza principale la fa il palco, ovvero i due cornetti presenti nel maschio. In seguito, approfondiremo meglio questo argomento.
Ma è in autunno che la distinzione dei sessi si fa ardua! Sapete quindi cosa bisogna guardare?
La forma dello specchio anale ☺ Eh sì, avete letto bene, nei maschi è a forma di rene, con una concavità rivolta verso il basso; nelle femmine è a forma di cuore per la presenza del ciuffo di peli nella zona vulvare, chiamato “falsa coda”.
Riproduzione del capriolo
Tra metà luglio e fine agosto si ha la stagione degli amori. Il cucciolo però non nasce subito perché nel capriolo avviene un fenomeno particolare, ovvero la “diapausa embrionale”: gli ovuli fecondati vanno incontro ad un periodo di quiescenza di circa 5 mesi.
Verso gennaio inizia la gestazione vera e propria, facendo così coincidere le nascite con la stagione più favorevole, ovvero tra maggio e giugno.
I piccoli, solitamente 2, nascono con gli occhi aperti, coperti da una pelliccia mimetica marrone punteggiata di bianco sul dorso. Sono inodori, in modo da non attrarre l’attenzione dei predatori e rimangono coricati a terra immobili. La mamma è sempre nelle vicinanze, li raggiunge per allattarli e solo dopo i primi 3 mesi di vita saranno in grado di seguirla.
Se durante la visita al Parco Fluviale Novella, ma anche in altri posti, avrete la fortuna di vedere un cucciolo di capriolo NON toccatelo per nessun motivo! Toccando il piccolo la mamma sentirà il vostro odore e lo abbandonerà.
Il palco
Forse vi starete chiedendo cosa siano i palchi perché probabilmente li conoscete come le corna, che in questo caso non è il giusto termine.
Le corna sono permanenti sull’animale, non cadono mai come nei camosci o negli stambecchi.
Il palco è un prolungamento dell’osso frontale e viene sostituito ogni anno dopo la stagione degli amori dai cervi e dai caprioli.
La crescita del palco ricomincia in inverno e si conclude in primavera. Essi sono coperti da “velluto”, il rivestimento cutaneo che li protegge e ne consente l’accrescimento. Al termine della crescita, il velluto, non più necessario, viene rimosso tramite lo sfregamento dell’animale contro i tronchi di piccoli alberi e arbusti.
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