L’eremo di San Biagio: storia e tradizione
Antico, affascinante e misterioso, l’eremo di San Biagio sorge tra gli aspri burroni del torrente Novella, proprio a due passi dall’ingresso del nostro Parco Fluviale Novella. Questa struttura è stata eretta a partire dal XIII secolo, forse su preesistenze altomedievali. La prima notizia certa della sua esistenza, viene attribuita ad una pergamena del 1307.
Nel corso degli anni, San Biagio è stato un luogo di lavoro, di assistenza, di preghiera e di abitazione, ancora oggi di proprietà privata e abitato dai custodi.
La struttura dell’eremo
L’eremo è costituito da un nucleo più antico, la cappella d’impianto romanico, dedicata alla Beata Vergine Maria. L’interno di questo splendido edificio è costituito, da volte sorrette da sei colonnine monolitiche, affreschi (tra i quali è visibile, anche se dilavato, quello raffigurante San Cristoforo, protettore dei pellegrini, datato al XV secolo) e una statua rappresentante la Madonna col Bambino.
La statua della Madonna è un pregiato manufatto tardogotico (XV secolo), scolpita da un intagliatore tedesco e tuttora venerata dai visitatori.
L’adiacente cappella maggiore invece, è dedicata a San Biagio ed è di forme quattrocentesche. La sua particolarità è un pozzo al centro della chiesa che oggi funge da altare.
Nel corso della visita al Parco Fluviale Novella lo potrete ammirare a distanza, nascosto tra la vegetazione.
La tradizionale Festa di San Biagio
L’eremo è generalmente inaccessibile. Per poche volte all’anno apre però le proprie porte al pubblico e, una di queste, è proprio il 3 febbraio, giorno in cui il calendario cristiano ricorda la figura di questo santo vescovo armeno, del III secolo. Ogni anno, in questa giornata speciale, il parroco di Romallo celebra per i fedeli la messa nella piccola chiesetta dedicata a San Biagio.
Per tradizione, prima di concludere la celebrazione, il sacerdote impone le candele sulla gola invocando la protezione di San Biagio contro il mal di gole e, in generale, tutti i malanni dell’apparato respiratorio.
Finita la messa la famiglia Facinelli, proprietaria della struttura dagli anni ‘90, offre una merenda con bevande calde per riscaldarsi dal freddo e condividere un momento conviviale intorno all’eremo.
Curiosità
San Biagio è considerato il protettore della gola e dei mali che ne possono derivare. È molto interessante e curiosa la relazione tra la gola, intesa come organo del nostro corpo, e il luogo dov’è costruito l’eremo. L’eremo si trova infatti in mezzo alle gole del torrente che formano il Parco Fluviale Novella, gole che sono dette anche canyon o forre!
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